mercoledì 15 febbraio 2012

[Rapporto CHECCO]: Rinchiusi sul treno

Checco è un mio amico che spesso prende il treno presto alla mattina da Osnago fino a Sesto San Giovanni (dove lavora).
Ecco la sua esperienza inviatami via SMS e da me riscritta nella forma ma non nella sostanza:
Il 12 Febbraio 2012, prendo bel bello il treno delle 16:05  da Sesto San Giovanni per Lecco. 
Salgo sull'ultima carrozza.
A Monza succede il patatrack: alcuni pendolari rimangono rinchiusi sulla carrozza dato che non si aprono le porte sul lato destro (quello della banchina).
Chiusi in gabbia!
A Carnate accade lo stesso.
Logicamente nessun cartello riportava il malfunzionamento.
Scendo a Osnago (fortunatamente la banchina è sul lato sinistro: tutto ok.
Avviso solerte il capotreno che esclama: "Eh certo! L'ultima carrozza è chiusa! Ma lei come ha fatto a salire a Sesto?"
Rispondo serio: "Ho aperto con la maniglia."

Buon viaggio a tutti.

PS: mi sa che fino a fine mese vado al lavoro in macchina causa sovraccarico di lavoro (è impensabile programmare degli straordinari se si prende il treno...).

venerdì 10 febbraio 2012

COMUNICATO PENDOLARI (ho perso il conto)

Inoltro un paio di mail arrivate dal comitato pendolari.
Prima mail:
COMUNICATO STAMPA

Fra un po' rimarrà solo il locomotore su cui salire. Quanto sta accadendo sui treni di Trenord ha dell'incredibile: mentre infuria il generale Inverno, ormai non si contano le carrozze chiuse, buie o fredde.

Ecco alcuni esempi:
Giorno 8 febbraio:
  • treno 2574 Milano-Lecco: composizione sei vagoni, tre fuori servizio;
Giorno 9 febbraio:

  • treno 2555 Sondrio-Milano: composizione 8 vagoni, almeno una carrozza fuori servizio
  • treno 2557 Tirano-Milano: composizione 8 vagoni, tre carrozze fuori servizio
  • treno 2559 Tirano-Milano: composizione 8 vagoni, tre carrozze fuori servizio
Questi sono TUTTI treni differenti, ovvero appartengono certamente a turni differenti. I casi sono due: o Trenord si sta particolarmente accanendo contro i pendolari di Lecco e della Valtellina, assegnando il materiale più disastrato del proprio parco, oppure rappresentano semplicemente un campione rappresentativo delle condizioni in cui le ha ridotte la gestione Trenord. Si può dunque stimare che le carrozze che viaggiano ma sulle quali non si può salire siano diverse centinaia, circa 300-400.
Con grande impudenza, apprendiamo anche che Trenord torna a battere cassa, come se non fosse sufficiente l'aumento tariffario dell'anno scorso del 22%.

Tutto questo con la Regione, che, invece di controllare il rispetto del Contratto di Servizio, chiude un occhio, e anzi si appresta ad effettuare la customer satisfaction (ovvero la media del pollo) per giustificare nuovi aumenti tariffari.

NOI NON LA BEVIAMO E VOTEREMO ZERO ALL'INDAGINE DELLA REGIONE

Coordinamento Comitati Pendolari Ferroviari Regione Lombardia
Fa sempre troppo freddo...
e poi l'altra mail:
Oggi 6 febbraio sulla linea S9 sono stati soppressi  i treni dalle 7,30 alle 9,30.
  • Nessun avviso nelle stazioni (come peraltro nella norma)
  • Nessuna info sul sito My-Link
  • Chiamate veso numero verde perennemente in attesa.
Complmenti a BIESUZ e compagnia (delle opere…)
Le mail parlano da sole.
Buon viaggio a tutti.

mercoledì 8 febbraio 2012

In (meno di) mezz'ora...

Domenica sono riuscito a vedere gli ultimi 10 minuti del programma "IN MEZZ'ORA" di Lucia Annunziata. Ospite c'era il capo della protezione civile: Gabrielli

Gabrielli alla trasmissione.
La puntata, per quanto ne ho capito era una diatriba su chi aveva la colpa della neve caduta a Roma:
Gabrielli o Alemanno?
Non esprimo il mio giudizio sul sindaco di Roma (non siamo sul blog giusto) ma mi ha lasciato perplessa una dichiarazione di Gabrielli su Trenitalia. Quando s'è iniziato a parlare del treno che s'è fermato vicino a Forlì e che del viaggio di quei poveri passeggeri che s'è tramutato veramente in un'odissea senza fine, Gabrielli ha giustificato l'accaduto dicendo: 
  1. "In quella circostanza c'è stata una convergenza di eventi sfortunati (il treno che s'è rotto, 2 locomotori diesel che dovevano arrivare a supporto si sono rotti...)..."
  2. "Trenitalia s'è mossa per risolvere il problema non solo di quel singolo treno ma di tutta la rete in maniera egregia..."
Allora, caro Gabrielli, con tutta la stima che potevo avere per te prima di sentire queste tue dichiarazioni mi sembra che tu proprio "non ci azzecchi per niente".
  1. Se io ho dei locomotori del 1915, che hanno fatto due guerre e che uso ancora adesso, forse quei locomotori hanno tutto il diritto di rompersi! Forse se Trenitalia aggiornasse un minimo il suo parco locomotori (e vagoni) ci sarebbero meno guasti! 
  2. Se Trenitalia lavorasse 365 giorni all'anno, allora quando nevica potrebbe anche non dover fare gli straordinari... E poi immagino che a lavorare era qualche povero macchinista di turno che s'è preso a cuore la situazione del treno in questione. 
  3. Come mai ogni volta che fa freddo i treni vengono soppressi o subiscono ritardi abissali? Non venirmi a dire che fa "troppo freddo"! Ma in Svizzera, dove fa anche più freddo, hanno anche loro questi disagi OGNI ANNO?
Caro Gabrielli, vedi un po' di prendere il treno ogni tanto per farti un'idea di che cosa stai parlando...

Buon viaggio a tutti.