mercoledì 26 ottobre 2011

[COMUNICATO] I pendolari attendono risposte

Ciao a tutti, oggi pubblico una mail che mi è arrivata dal comitato pendolari.
Inutile girarci intorno, ecco il testo:
Cari cittadini e viaggiatori del Meratese,

vi giriamo un comunicato degli amici di Lecco su un episodio increscioso, avvenuto ieri sera alla stazione Garibaldi. Trattasi di un fatto eclatante, che a nostro avviso non ha precedenti, e che dimostra la scarsissima considerazione e rispetto che Trenord ha per la sua "affezionata clientela". D'altronde, questa scarsa considerazione è palese per chi viaggia quotidianamente sulla nostra linea, in condizioni di estremo disagio e scarsissima sicurezza. Vedi la foto inviataci un paio di giorni fa da un amico pendolare, in una "tranquilla giornata di normale disagio". La foto è stata scattata sul treno 10551 (quello delle 7:30 circa, per intenderci) tra le stazioni di Osnago e Carnate, quindi ben prima che si raggiungesse il massimo affollamento in prossimità di Milano!
La foto allegata alla mail.
Attendiamo risposte e atti concreti dalla Regione, che tutelino i viaggiatori dagli abusi e dalle negligenze di Trenord. Altrimenti come pensare che la gente continui a prendere il treno in queste condizioni? O è forse preferibile che la gente smetta di farlo, per starsene a casa o al più spostarsi in automobile? Di fronte a fatti di questo tipo, la difesa dei pendolari non è la difesa di una corporazione. Non è un fatto ideologico. E' la difesa dell'esistenza stessa del trasporto pubblico, un ingranaggio essenziale per lo sviluppo sostenibile della nostra regione. Punto.

Buoni viaggi,

Il Comitato Pendolari del Meratese.
E di seguito il testo del comunicato allegato (si riferisce al fatto segnalato alla fine del post precedente):
INQUALIFICABILE SOPRUSO NEI CONFRONTI DEI PENDOLARI

IL TRENO HA I VAGONI CHE VIAGGIANO MA CON LE LUCI SPENTE? TRENORD CHIAMA LA POLIZIA PER SGOMBRARLI

Il fatto. Il treno delle 18.20 Milano-Tirano di questa sera, 24 ottobre 2011, aveva la metà delle carrozze, ovvero quattro degli otto vagoni, spente e, teoricamente, fuori servizio.
Solo che quel treno è fondamentale per il ritorno a casa di circa 1000 pendolari e quindi i pendolari sono saliti - evidentemente perchè alcune porte si sono aperte - sulle carrozze chiuse.

Il capotreno, invocando non meglio precisate "norme di sicurezza", ha detto che il treno non poteva partire se non venivano sgomberate le carrozze spente. Facile a dirsi, in quanto le centinaia di persone salite non ne avevano la minima intenzione. Succede infatti frequentemente che delle carrozze viaggino con le luci spente e/o le porte chiuse, dato il precario stato di manutenzione del materiale viaggiante. Se così non fosse, i livelli di affollamento già da svenimento sarebbero, sulle tratte più frequentate, assai peggiori.

Visto che i pendolari non volevano scendere, Trenord ha deciso di chiamare un plotone di poliziotti (pare una decina) per far sgombrare i pendolari dai vagoni.

Inutile dire che le centinaia di persone scese sono poi dovute salire sul treno successivo, il quale ha viaggiato, questo sì, in condizoni accertate di insicurezza, in quanto c'erano persone anche negli intercomunicanti.
Per la cronaca, il treno è poi partito con 30 minuti di ritardo, con sole quattro carrozze funzionanti.

Veramente viene da domandarsi se non sia iniziata una nuova stagione in cui chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini si arroga invece il diritto, mostrando i muscoli con la forza pubblica, di fare quello che vuole. Altro che la tanto sbandierata "attenzione al cliente", di questo passo presto per prendere il treno ed esercitare il nostro diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio ci troveremo a dover affrontare manganelli e lacrimogeni.

Attendiamo risposte precise e concrete dalla Regione Lombardia, "regolatore" dei servizi ferroviari, con una indagine trasparente su quanto è accaduto, l'erogazione di sanzioni significative per il mancato rispetto del Contratto di Servizio da parte del Gestore e la punizione dei responsabili che hanno messo in servizio un treno che non poteva viaggiare per evidenti carenze nella manutenzione.

Anche perchè quest'anno abbiamo subito il 25% di aumenti di biglietti ed abbonamenti, giustificati con la necessità di assicurare le risorse per migliorare la qualità del servizio ferroviario. Se questa la chiamiamo qualità...

COMITATO PENDOLARI LECCO-MILANO
Lecco, 24 OTTOBRE 2011
 Buon viaggio a tutti.

martedì 25 ottobre 2011

Come faranno 4 elefanti...

Ieri mattina m'è tornata in mente la canzone di Elio della fiat 500:
Come faranno quattro elefanti a stare in ua Cunquecento?
...due davanti e due di dietro!
Flickr: http://www.flickr.com/photos/arrigoceramista/
Ricordate il post "Arcore mon amour... e il mercato delle vacche"?
Queste sono le premesse, adesso il racconto di ieri mattina:

Come tutte le mattine ero in stazione alle 6:58 ad aspettare.
Il treno arriva quasi puntuale.
Mi avvio verso la prima carrozza: chiusa e buia.
Entro nella seconda e cerco di aprire la porta per passare sulla prima: bloccata.
Cerco un posto sulla seconda carrozza: tutto pieno.
Passo alla terza carrozza: tutto pieno.
Siamo in due che vogliamo un posto per sederci: io e Cia.
Arriviamo alla quarta carrozza: incrociamo gente che arriva dalla quinta carrozza in cerca di un posto.
Notiamo un ragazzo con un trolley più grosso di lui appoggiato su un sedile: gli chiediamo di spostarlo.
Cia si siede, io mi rassegno e attendo in piedi.
Ecco l'interno delle carrozze già a Cernusco:
Qualcuno, come me, è già in piedi nel corridoio centrale.
Si possono vedere pendolari in piedi davanti alle porte d'ingresso.
Ora io mi chiedo: 
  • Come mai già a Cernusco il treno è pieno tanto da non trovare posto seduti?
  • Come mai una carrozza, che sarebbe comunque tornata utile anche se buia è stata resa inaccessibile?
Fatico a vedere fuori dato che è buio e i finestrini sono smerigliati dalla polvere depositata ma ipotizzo che qualcuno non sia riuscito a salire alle stazioni di Carnate e di Arcore.

A Monza un po' di gente scende e sembra di tornare bambini quando si faceva il gioco delle sedie: "finisce la musica e tutti devono sedersi sulle sedie, chi rimane in piedi (c'è un posto in meno dei partecipanti) è eliminato."
Vinco e trovo un posto.
Logicamente il treno accumula ritardo e a Garibaldi corro e riesco a prendere il mio treno delle 7:43 per Saronno solo perchè in ritardo pure lui.

Vedremo se domani aggiungeranno una carrozza accessibile al treno...
Buon viaggio.

PS: Questa mattina invece tutte le carrozze erano accessibili... Peccato che erano tutte ad un piano. Anche oggi sono riuscito a prendere il treno per Saronno solo perchè pure lui era in ritardo.

PS2: Leggo solo adesso questo articolo di Merateonline...
...non ho parole.

giovedì 20 ottobre 2011

Clostridium tetani.

Se non sapete cosa si nasconde dietro il nome del post guardate QUI.

Come mai vi voglio parlare di questa malattia?
Semplicemente perchè mi sono seduto su un treno che aveva un sedile con il bracciolo che vedete in figura:
Bracciolo tetanico.
Bracciolo tetanico.
Dite che ho rischiato di ammalarmi?
La risposta è NO: sono vaccinato!

Buon viaggio a tutti.

martedì 18 ottobre 2011

Piccoli segnali (una vera odissea)

Buongiorno a tutti.
Ci sono dei piccoli segnali che a volte ci preannunciano che qualcosa di grosso sta per accadere.
Questa mattina, per esempio, il tabellone di Cernusco indicava che tutti i treni erano in orario: 6:58 per Milano compreso.
Tutto regolare (?).
Ma gli orologi di almeno due pendolari dicevano il contrario (SEGNALE 1).
Gli orologi di due pendolari.
Se poi penso che sono partito in ritardo da casa in bicicletta ed ho dovuto spingere sui pedali per il timore di non raggiungere la stazione in tempo (SEGNALE 2)...
Ad ogni modo il treno è arrivato alle 7:10.
Alle 7:37 eravamo ad Arcore (ora di arrivoprevista per Milano).
Alle 8:11 si stava per arrivare a Milano Greco Pirelli (ora di arrivo, se tutto va bene, a Garbagnate Milanese).
Alle 8:25 si era nel tunnel a Milano Porta Garibaldi.
Mi appresto a scendere, mi avvicino all'uscita.
C'è il controllore sconsolato pure lui che parla con qualche pendolare esasperato.
Chiedo il motivo del ritardo:
"A Sesto hanno rubato il rame: non c'era più segnaletica. Abbiamo dovuto avanzare 'a vista'. Poi il treno aveva problemi di trazione a Monza, non riuscivamo più a partire..."... Peccato che il treno fosse in ritardo già a Cernusco.
Mi sembravano le scuse che elenca Elio in "Servi della Gleba":
Mah, mi han detto che ho le papille - Eh? - gustative interrotte, no, poi ci ho il gomito -Cosa? - che fa contatto col ginocchio....
Faccio una foto del tunnel di Garibaldi che si vede dalla cabina di controllo. Il treno è fermo e due semafori rossi lo obbligano a rimanere immobile.
Una vista del tunnel di Garibaldi dalla cabina di controllo del treno.
Alle 8:30 si arrivava a Milano Porta Garibaldi.
Prima di scendere mi si avvicina il controllore e mi chiede se nella foto che ho scattato ci fosse lui o il macchinista... "sa, per la privacy...". Lo rassicuro.
Non corro, non c'è bisogno. mi tocca prendere il treno per Saronno delle 8:43 (solitamente cerco di prendere il 7:43).
Arrivo al binario del passante e prendo il treno prima per Bovisa che ha un ritardo di 5 minuti. Non vorrei che il mio treno per Saronno lo aspetto e quello non arriva.
Arrivo in Bovisa e logicamente prendo il treno che avrei dovuto prendere già a Milano Porta Garibaldi che logicamente è in ritardo pure lui.
Finalmente reisco a raggiungere Garbagnate Milanese alle 9:15.
Mi incammino e arrivo a timbrare in ufficio alle 9:22.
Se solo avessi letto i piccoli segnali subito di prima mattina non mi sarei imbarcato in un'odissea di 2 ore e 17 minuti (che con gli spostamenti da e per la stazione diventano 2 ore e 34 minuti).

Buon viaggio a tutti.


venerdì 14 ottobre 2011

Autunno.

Ormai siamo in autunno inoltrato.
Le giornate sono sempre più corte e alle 7:00 di mattina il sole non è ancora sorto.
La stazione di Cernusco alle 7:00 A.M.
Capita poi di salre su un treno con la prima carrozza "non funzionante" e inaccessibile dall'esterno... poco male, salgo sulla seconda e mi sposto nella prima.
Qui mi attende un clima fresco (finchè non arriva il freddo vero è anche piacevole) e una luce soffusa il buio totale.
Buono per farsi un pisolino.
In questo caso un paio di neon funzionavano... mi lamento sempre per nulla!
Mentre mi appisolo arriva la "controlloressa" che avvisa tutti i pendolari mezzi abbioccati: "per scendere andate nell'altra carrozza che le porte di questa non vanno!".
...Ma va? e secondo te per entrare in questa carrozza come abbiamo fatto?...
Niente, non ci fanno nemmeno dormire in pace.
In attesa del freddo, quello vero, godiamoci queste carrozze "new age".
Certo che se sanno che una carrozza non funziona potrebbero almeno aggiungere una carrozza funzionante al treno per non fare stare in piedi la gente!
...ma stiamo parlando delle ferrovie... forse è pretendere troppo.
Buon viaggio a tutti.

venerdì 7 ottobre 2011

Mungi e mungi e ancora mungi...

Oggi per arrivare al lavoro ci ho messo 2 ore.
Prima perdo la coincidenza a Milano Porta Garibaldi perchè il primo treno arriva in ritardo, poi il treno per Milano Bovisa non arriva quindi perdo la coincidenza a Milano Bovisa con il treno che arriva da Milano Cadorna, poi il treno che finalmente riesco a prendere arriva in ritardo a destinazione.
[e faccio notare che per la tratta Milano - Garbagnate Milanese non sono previsti eventuali rimborsi perchè è una tratta definita "ad alta frequentazione" o qualcosa di simile]
Non ce la faccio più.
Mucche pendolare in attesa del loro treno.
Ci stanno mungendo in maniera indecente.
Non solo mungono i nostri portafogli ma anche la nostra sanità mentale che pian piano se ne fluisce via dai nostri cervelli.
Ci vedono come tante mucche.
A tal proposito riporto una poesia trovata sul sito: pendolari.org
Le mammelle dei pendolari


Sode e grosse le nostre mammelle
piene di latte son sempre belle.
Mungila oggi e anche domani
e mungila forte a quattro mani


e se per farlo non bastan le tue
prendene in prestito altre due.
C’è proprio tutto il latte che vuoi
nelle mammelle di questi eroi.


Essere munti non è una gran cosa
perché di latte ne prendono a iosa.
Si fanno soldi e grandi affari
con le mammelle dei pendolari.


Si pagan stipendi esagerati
agli amministratori delegati.
Stipendi a sei zeri che valgon milioni
a chi esorta a portarsi in treno i maglioni


sui treni senza riscaldamento
sui treni che oggi sono un tormento.
Son le mammelle dei pendolari
che invece del latte danno denari.


Ma il pendolare è sempre contento
fin quando ha in tasca l’abbonamento
e per comprarlo non bada a spese
perché di solito non ha pretese


vuol solo andare a lavorare
però per farlo deve pagare
pagare un prezzo troppo salato
questo è il destino dell’abbonato.
Chissà se a furia di mungere mucche prima o poi si sbagliano e provano a mungere il toro...
Buon viaggio a tutti.