venerdì 7 ottobre 2011

Mungi e mungi e ancora mungi...

Oggi per arrivare al lavoro ci ho messo 2 ore.
Prima perdo la coincidenza a Milano Porta Garibaldi perchè il primo treno arriva in ritardo, poi il treno per Milano Bovisa non arriva quindi perdo la coincidenza a Milano Bovisa con il treno che arriva da Milano Cadorna, poi il treno che finalmente riesco a prendere arriva in ritardo a destinazione.
[e faccio notare che per la tratta Milano - Garbagnate Milanese non sono previsti eventuali rimborsi perchè è una tratta definita "ad alta frequentazione" o qualcosa di simile]
Non ce la faccio più.
Mucche pendolare in attesa del loro treno.
Ci stanno mungendo in maniera indecente.
Non solo mungono i nostri portafogli ma anche la nostra sanità mentale che pian piano se ne fluisce via dai nostri cervelli.
Ci vedono come tante mucche.
A tal proposito riporto una poesia trovata sul sito: pendolari.org
Le mammelle dei pendolari


Sode e grosse le nostre mammelle
piene di latte son sempre belle.
Mungila oggi e anche domani
e mungila forte a quattro mani


e se per farlo non bastan le tue
prendene in prestito altre due.
C’è proprio tutto il latte che vuoi
nelle mammelle di questi eroi.


Essere munti non è una gran cosa
perché di latte ne prendono a iosa.
Si fanno soldi e grandi affari
con le mammelle dei pendolari.


Si pagan stipendi esagerati
agli amministratori delegati.
Stipendi a sei zeri che valgon milioni
a chi esorta a portarsi in treno i maglioni


sui treni senza riscaldamento
sui treni che oggi sono un tormento.
Son le mammelle dei pendolari
che invece del latte danno denari.


Ma il pendolare è sempre contento
fin quando ha in tasca l’abbonamento
e per comprarlo non bada a spese
perché di solito non ha pretese


vuol solo andare a lavorare
però per farlo deve pagare
pagare un prezzo troppo salato
questo è il destino dell’abbonato.
Chissà se a furia di mungere mucche prima o poi si sbagliano e provano a mungere il toro...
Buon viaggio a tutti.

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