Inutile girarci intorno, ecco il testo:
Cari cittadini e viaggiatori del Meratese,vi giriamo un comunicato degli amici di Lecco su un episodio increscioso, avvenuto ieri sera alla stazione Garibaldi. Trattasi di un fatto eclatante, che a nostro avviso non ha precedenti, e che dimostra la scarsissima considerazione e rispetto che Trenord ha per la sua "affezionata clientela". D'altronde, questa scarsa considerazione è palese per chi viaggia quotidianamente sulla nostra linea, in condizioni di estremo disagio e scarsissima sicurezza. Vedi la foto inviataci un paio di giorni fa da un amico pendolare, in una "tranquilla giornata di normale disagio". La foto è stata scattata sul treno 10551 (quello delle 7:30 circa, per intenderci) tra le stazioni di Osnago e Carnate, quindi ben prima che si raggiungesse il massimo affollamento in prossimità di Milano!
La foto allegata alla mail. Attendiamo risposte e atti concreti dalla Regione, che tutelino i viaggiatori dagli abusi e dalle negligenze di Trenord. Altrimenti come pensare che la gente continui a prendere il treno in queste condizioni? O è forse preferibile che la gente smetta di farlo, per starsene a casa o al più spostarsi in automobile? Di fronte a fatti di questo tipo, la difesa dei pendolari non è la difesa di una corporazione. Non è un fatto ideologico. E' la difesa dell'esistenza stessa del trasporto pubblico, un ingranaggio essenziale per lo sviluppo sostenibile della nostra regione. Punto.Buoni viaggi,Il Comitato Pendolari del Meratese.
Buon viaggio a tutti.INQUALIFICABILE SOPRUSO NEI CONFRONTI DEI PENDOLARI
IL TRENO HA I VAGONI CHE VIAGGIANO MA CON LE LUCI SPENTE? TRENORD CHIAMA LA POLIZIA PER SGOMBRARLI
Il fatto. Il treno delle 18.20 Milano-Tirano di questa sera, 24 ottobre 2011, aveva la metà delle carrozze, ovvero quattro degli otto vagoni, spente e, teoricamente, fuori servizio.
Solo che quel treno è fondamentale per il ritorno a casa di circa 1000 pendolari e quindi i pendolari sono saliti - evidentemente perchè alcune porte si sono aperte - sulle carrozze chiuse.
Il capotreno, invocando non meglio precisate "norme di sicurezza", ha detto che il treno non poteva partire se non venivano sgomberate le carrozze spente. Facile a dirsi, in quanto le centinaia di persone salite non ne avevano la minima intenzione. Succede infatti frequentemente che delle carrozze viaggino con le luci spente e/o le porte chiuse, dato il precario stato di manutenzione del materiale viaggiante. Se così non fosse, i livelli di affollamento già da svenimento sarebbero, sulle tratte più frequentate, assai peggiori.
Visto che i pendolari non volevano scendere, Trenord ha deciso di chiamare un plotone di poliziotti (pare una decina) per far sgombrare i pendolari dai vagoni.
Inutile dire che le centinaia di persone scese sono poi dovute salire sul treno successivo, il quale ha viaggiato, questo sì, in condizoni accertate di insicurezza, in quanto c'erano persone anche negli intercomunicanti.
Per la cronaca, il treno è poi partito con 30 minuti di ritardo, con sole quattro carrozze funzionanti.
Veramente viene da domandarsi se non sia iniziata una nuova stagione in cui chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini si arroga invece il diritto, mostrando i muscoli con la forza pubblica, di fare quello che vuole. Altro che la tanto sbandierata "attenzione al cliente", di questo passo presto per prendere il treno ed esercitare il nostro diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio ci troveremo a dover affrontare manganelli e lacrimogeni.
Attendiamo risposte precise e concrete dalla Regione Lombardia, "regolatore" dei servizi ferroviari, con una indagine trasparente su quanto è accaduto, l'erogazione di sanzioni significative per il mancato rispetto del Contratto di Servizio da parte del Gestore e la punizione dei responsabili che hanno messo in servizio un treno che non poteva viaggiare per evidenti carenze nella manutenzione.
Anche perchè quest'anno abbiamo subito il 25% di aumenti di biglietti ed abbonamenti, giustificati con la necessità di assicurare le risorse per migliorare la qualità del servizio ferroviario. Se questa la chiamiamo qualità...
COMITATO PENDOLARI LECCO-MILANO
Lecco, 24 OTTOBRE 2011
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