lunedì 13 maggio 2013

Esiste un treno-ambulanza?

Con un mio amico pendolare si discuteva del fatto che non esiste un modo per soccorrere un passeggero che sta male su un treno rotto tra due stazioni. Una normale ambulanza non riuscirebbe a raggiungere il convoglio.
Mentre si parlava non ci si è accorti che il treno era fermo tra Monza e Arcore.
La temperatura, logicamente era alta. Se poi si considera il fatto che la rottura di un treno non è poi un fatto così raro...
Ad un certo punto parla lo speaker del treno: non si capisce nulla. Intuisco qualcosa tipo "attesa di ambulanza" e "binario occupato" ma penso che sia tutta autosuggestione.
Esiste un treno-ambulanza?
L'attesa si prolunga, il sole scalda le lamiere.
Arriva il controllore che spiega a voce: "a Monza, sul convoglio che ci precede, una signora s'è sentita male. Il nostro treno è in attesa che il convoglio che ci precede liberi il binario. Per liberare il binario bisogna attendere l'arrivo dell'ambulanza".
Morale della favola: il treno accumula mezz'ora di ritardo sotto un bel solettino.
Ma quello su cui riflettere sono, a mio avviso, le condizioni di sicurezza dei viaggi e soprattutto l'inadeguatezza della linea che si blocca per un treno fermo. Se poi consideriamo che ci siamo fermati prima di Monza dove i binari non sono solo 2, non oso immaginare se una cosa del genere accadesse in una stazione tra Carnate e Lecco.

Buon viaggio a tutti.

COMUNICATO PENDOLARI: Fatto gravissimo alla stazione di Lecco

Ben ritrovati, pubblico la mail del comitato pendolari per intero e senza censure ne considerazioni personali:

Questa mattina alla stazione di Lecco stamattina - lunedì 13 maggio - si è verificato un episodio gravissimo. Il treno 2557 è partito mentre i passeggeri dalle ultime porte del treno stavano ancora salendo; il treno si muoveva con la porta aperta con gente presente sui gradini e sul predellino esterno. Alcuni passeggeri sono stati lasciati a terra.
Non è la prima volta che succede a Lecco sul 2557, soprattutto quando una o più carrozze sono fuori servizio, come stamattina, cosa di cui il personale ne è ovviamente a conoscenza e quindi dovrebbe prestare più attenzione.
Esiste però una precisa norma (art. 8 regolamento ISPAT - istruzioni per il servizio del personale di accompagnamento dei treni) che prescrive che il personale deve assicurarsi che "l'incarrozzamento sia terminato". Il personale viaggiante, peraltro, è responsabile anche ai fini penali della sicurezza dei viaggiatori.
Si sono verificati nel recente passato incidenti gravissimi, anche con morti, a causa dell'inosservanza di questa norma, come si può verificare in questo documento della Filt di Pisa.
Poiché quindi non sono rari incidenti dovuti alla chiusura anticipata delle porte dei vagoni dei treni, si è quindi sfiorata la tragedia.

Sono stati raccolti i nomi dei numerosi testimoni ed è stato fatto un esposto alla Polfer di Milano.
Esposto presentato alla polfer.

 Buon viaggio a tutti.