Ciao a tutti, ieri è iniziata l'Estate.
Oggi ho letto su merateonline un articolo interessante che praticamente racconta quello che avevo già intenzione di scrivere io.
Il testo originale lo trovate a QUESTO INDIRIZZO.
Di seguito riporto il testo con un copia incolla:
MI-LC: il viaggio da incubo su un treno sporco, affollato, rovente. In funzione l’aria calda
Affollato, sporco e pure rovente. Si tratta del convoglio 10582, partito ieri alle 18.19 da Milano Porta Garibaldi e giunto a Cernusco attorno alle 19. I pendolari che si sono trovati a viaggiare a metà treno hanno dovuto fare i conti con una calura impressionante, "roba da far svenire", e con i normali disagi delle ferrovie. "Quando sono arrivata in stazione a Porta Garibaldi" ha raccontato C.S. "sono salita sul primo vagone e c'era già molta gente. Ho avvertito che l'aria non era fresca ma l'ho attribuito al fatto che il treno non fosse ancora partito o che fosse comunque un problema di quella carrozza. Ho proseguito fino ad arrivare a metà del convoglio e mi sono fermata. I sedili come unti, scivolavano: per fortuna avevo i pantaloni lunghi. Altre persone che c'erano attorno, in gonna o con pantaloni corti, hanno preferito non sedersi e stare in piedi. Quando il treno è partito, passati alcuni minuti dalle bocchette del condizionamento non si è sentito uscire nulla: speravamo tutti in un soffio di aria quantomeno fresca ma nulla". Ci è voluto poco perché quella che sembrava una situazione già di per sé disagevole, peggiorasse. "Ad un certo punto mi sono accorta che l'aria iniziava a muoversi e a fuoriuscire. Non volevo crederci: non era aria fresca ma calda. Probabilmente l'impianto era fermo ma funzionavano le ventole che hanno iniziato a movimentare aria calda vista la temperatura esterna ed interna del convoglio. Una cosa pazzesca. Abbiamo iniziato a boccheggiare. Non c'era modo di spegnere quel soffio allora qualcuno ha tentato di aprire i finestrini ma il vantaggio è stato ben poca cosa perché l'apertura era solo un piccolo spiraglio al centro della grande vetrata, senza peraltro un'apertura completa ma solo a 45 gradi. Il peggio però è stato per chi viaggiava nella parte ovest del treno dove batteva ancora il sole e dove per alcuni posti a sedere non c'era nemmeno la possibilità di abbassare la tenda". La marcia del treno ha iniziato a raccogliere pendolari e il convoglio si è fatto affollato. "Ho visto persone al limite dello svenimento, che tentavano di farsi aria con giornali o ventagli improvvisati. Qualcuno in prossimità delle fermate si alzava per andare a respirare l'aria non appena le porte si aprivano per far salire le persone. Un incubo". Terminato quando all'orizzonte si è stagliata la stazione di Cernusco.
Inutile dirvi che è lo stesso treno che ho preso io. Aggiungo anche che in alcune carrozze addirittura i finestrini erano chiusi e bloccati. L'effetto "dolce forno" era quindi aumentato.
Dolce Forno Harbert |
Quello che più fa sorridere, soprattutto pensando ai prossimi aumenti previsti, e quello che si legge in queste pagine:
Anche qui vi vengo incontro riportandovi uno stralcio di quanto scritto:
- In uso dalla fine degli anni Novanta, i treni ad alta frequentazione sono progettati per un servizio pendolare ad alta densità, per trasportare un elevato numero di passeggeri e offrire un'elevata qualità di viaggio in ambienti confortevoli, ergonomici e climatizzati. [TAF: EB 760, EA 761 - ALe506, Le736, ALe426 TAF]
- Questi mezzi leggeri, introdotti negli anni Ottanta e Novanta, sono stati i primi in cui sono state introdotte notevoli innovazioni, come la costruzione della cassa in lega leggera e l'azionamento di trazione di tipo elettronico, che consentono un impiego intensivo nel traffico pendolare e suburbano con elevate accelerazioni e decelerazioni. Attualmente sono in corso di installazione i sistemi di climatizzazione. [ALe 582, Le884, Le763, Le562]
Non ho idea del tipo di treno sul quale mi trovavo ieri ma la climatizzazione sicuramente non era presente.
E che non mi vengano a dire che il servizio è migliorato. Che prendessero loro il treno tutti i giorni prima di parlare.
Buon viaggio a tutti.